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Mentre il periodo Arabo è in parte coperto dai racconti degli storici Arabi successivi, e il più risalente periodo Romano appare negli archivi Romani, i secoli tra queste due epoche sono praticamente un vuoto. Le ricerche per trovare informazioni dei decenni di controllo germanico nei secoli in cui Malta passò dal governo dell’Impero Romano al governo dell’Impero Romano d’Occidente, si sono rivelate infruttuose.
Dopo il collasso di Roma, Malta rimase sotto l’influenza Romana come se l’Impero Bizantino fosse in sostanza il “braccio orientale” dell’Impero Romano. Il braccio occidentale si è evoluto in altre civiltà mentre quello orientale diventava l’Impero Bizantino che ha controllato Malta. Però per più di tre secoli, le fonti scritte ci permettono a malapena di intravedere cosa succedeva nell’isola. Tuttavia la situazione è migliore dove sono riportate le prove archeologiche del periodo tra il 500 e il 1200.
La storia delle isole Maltesi dopo il crollo dell’Impero Romano nel quinto secolo dell’Impero Romano di Occidente, fu ricostruita dal Dr. Charles Dalli, principalmente sul modello della Sicilia, dal momento che gli eventi a Malta seguivano da vicino quelli della Sicilia. Dal 440 al 530 a.C. le isole Maltesi furono conquistate dai regni dei re germanici mentre i regni di Vandali e Ostrogoti divisero gran parte della regione del Mediterraneo centrale tra di loro. Tuttavia, con la vittoria bizantina contro il regno dei Vandali nel 533, i territori nordafricani furono aggiunti all’Impero romano d’Oriente. Due anni dopo, le forze bizantine presero la Sicilia, gettando le basi del governo bizantino nell’isola che sarebbe durato più di tre secoli.
Non ci sono dubbi che questo controllo si estese sulle isole Maltesi a metà del sesto secolo. I nuovi padroni del centro del Mediterraneo centrale avrebbero usato l’arcipelago maltese come base militare e navale strategica. L’archeologia del tempo conferma ciò con l’evidentre presenza di scambi commeciali tra Malta, Sicilia e Nord Africa.
A causa dell’espansione Musulmana contro il potere Bizantino nell’ottavo secolo, il ruolo di Malta nell’Impero cambiò significativamente da base militare e avamposto commerciale tra Sicilia e Nord Africa, a guardia periferica e bersaglio Musulmano. Un ruolo che si sarebbe ripetuto nel millennio successivo di conflitti Cristiani-Musulmani nel centro del Mediterraneo. Poichè Malta assumeva sempre di più un ruolo miliare, nella strategia Bizantina per combattere l’espansione Musulmana, è improbabile che le isole Maltesi siano state risparmiate dai decenni di guerra che portarono alla conquista araba di Malta nell’870.
I resti archeologici indicano che la città fortificata bizantina di Melite, l’unico importante insediamento di Malta, emerse dalle rovine dell’assedio dell’869-870 per far posto a una Medina musulmana tra la fine dell’800 e l’XI secolo. Verso la metà del secolo XI i Bizantini tentarono di riconquistare Malta, ma gli Arabi riuscirono a conquistare la vittoria concedendo ai loro schiavi soldati la libertà in cambio della sconfitta delle forze bizantine, chiudendo così il capitolo Bizantino della storia maltese.
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