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Come si può vedere nelle tipiche case dalla forma cubica che sopravvivono dal perido medievale fino ai giorni nostri, l’architettura Medievale di Malta è stata impostata dal clima e e dallo stile di vita così come le influenze Siciliane e Arabe. Costruite su uno o due piani, tali case sono rivolte verso il sud per la massima esposizione al sole, con le logge del cortile per intrappolare il sole invernale ma per ombreggiare le camere nei mesi estivi.
Sotto gli Arabi, Malta ha beneficiato di una cultura avanzata dove poesia, musica e matematica fiorivano. Tuttavia Ibn Haldun ci dice che nel 1249, Federico II cacciò i Musulmani che vivevano nell’isola. Gli Arabi devono aver portato con loro artigiani e muratori, dopo che loro lasciarono l’isola, pochi Maltesi avevano le competenze per costruire strutture che si reggessero in piedi. In effetti, dove hanno trovato le grotte, o la roccia è stata facile da ritagliare, la gente ha usato caverne e catacombe come case e chiese.
I più conosciuti di queste semplici catacombe-chiese sono sono quelle di Sant’Agata e San Paolo a Rabat. Documenti del tempo Normanno parlano di cripta, che significa chiesa scavata nella roccia, come quelle usate nel 13°secolo quando i monaci Basiliani Siciliani portarono il Cristianesimo Bizantino a Malta e si stabilirono in queste caverne nelle remote parte dell’isola. Nel frattempo alcuni eremiti in deserte tombe scavate nella roccia. Ci sono venti chiese scavate nella roccia in tutta Malta e Gozo, alcune hanno costruito facciate che conducono all’interno delle grotte. Queste affascinanti chiese furono costruite mentre Malta era sotto l’influenza dei riti bizantini e furono dedicate ai santi bizantini come i Santi Cirillo, Basilio, Michele e Giorgio.
Le semplici chiese di una camera a Tas Silg e a San Pawl Milqi sono le prime costruzioni dopo che gli Arabi lasciarono l’isola. Sebbene le chiese cominciarono ad avere absidi semicircolari e mezzecupole il sistema di compertura rimase quello degli Arabi. A differenza della Sicilia, Malta non aveva abbondanti alberi per fare travi. Dunque il sistema Siriano di archi che sostengono le lunghe lastre di copertura in pietra (xorok) era perfetto per Malta, producendo chiese che erano piuttosto uniche per le nostre isole. Le pareti esterne sarebbero semplici, con poche o nessuna apertura. Spesso l’unico ornamento sono stati i beccucci per la pioggia (mitip) e la porta a punta che a volte sono stati cambiati nei periodi successivi, rovinando la muratura nel processo.
Anche più sofisticate chiese cominciarono ad essere costruite; l’Annunciazione della Vergine a Hal Millieri è uno degli esempi meglio conservati. Insieme alle altre, come San Bazilju a Mqabba, e Santa Marja ta’ Bir Miftuh, queste cappelle hanno forma cubica, un unica camera e tetti leggermente a punta sostenuto da archi a sesto acuto. Le culle delle campane sopra le chiese non facevano parte della struttura medievale, ma furono aggiunte in seguito e talvolta erano troppo grandi per le semplici strutture sottostanti.Gli esterni molto essenziali di queste chiese medievali spesso nascondevano interni dai colori vivaci. Questo stile degli archi continuò ad essere usato nel periodo successivo infatti la Concattedrale di St. Jhon, con le sue enormi volte a costoloni, riecheggia queste piccole chiese più di quanto non faccia con le Rinascimentali chiese di Roma.
Dal 15°secolo,i Maltesi emergono dagli anni bui e diventano buoni costruttori. Gli archi a sesto acuto divennero gradualmente volte a botte arrotondate. I pilastri laterali che sostengono gli archi scompaiono o diventano semplicemente decorativi. Costruita intorno alla chiesa di Santa Caterina, la chiesa parrocchiale di Żejtun era la chiesa più bella con un tetto insolitamente avanzato.
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