Introduzione all’Architettura di Malta

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L’architettura di Malta ci prende in un viaggio attraverso l’eccitante passato delle isole come un edificio simbolo-dai suoi templi preistorici alle grandiose chiese Barocche– sono “testimoni di pietra”, mantenendo la storia viva.

I templi Maltesi sono tra le prime strutture del genere in tutto il mondo-costruiti approssimativamene mille anni prima delle piramidi Egiziane tra il 3500 e il 2500 A.C., i templi riflettono un periodo di grande sviluppo artistico e culturale a Malta e a Gozo. Che sia in superficie o sottoterra come l’Hipogeo, è davvero difficile immaginare come gli uomini primitivi abbiano potuto trasportare quegli enormi massi con gli strumenti più rudimentali, il tempio di Gozo diventò conosciuto come Ggantija, perchè si pensava fosse stato costruito dai giganti.

Il periodo a Malta è un altro importante punto nello sviluppo architettonico delle isole. Il più importante che sopravvive di questo periodo è il famoso Tempio di Astarte a Tas-Silg, fuori Marsaxlokk anche se altre strutture, tipo santuari sono sopravvissuti anche a Ras il-Wardija e Gozo.

Il periodo Romano introdusse pavimenti a mosaico altamente decorativi, colonne di marmo e satue classiche, i ritrovamenti di quest’epoca sono magnificamente custoditi nella Domus Romana, una casa di città originariamente collocata circa al centro della città romana di Melite. Un importante esempio di una tipica e rustica casa Romana fu scoperta a San Pawl Milqi, Burmarrad. Un altro ampio complesso residenziale, ancora in fase di scavo, fuori Zejtun è un buon esempio di architettura sofisticata introdotta a Malta dai Romani.

Il primo periodo Paleocristiano e Bizantino è importante, per i grandi complessi di cimiteri sotterranei, conosciuti come catacombe o ipogei. La maggior parte di queste camere funerarie sono state scoperte a Rabat, fuori dalla Romana Mdina e usata da Cristiani, Ebrei e Pagani. I complessi più importanti sopravvissuti sono dedicati a San Paolo e Sant’Agata.

Non molto dell’architettura Medievale è sopravvissuto al tempo, la modernizzazione e qualificazione e il terremoto di Messina del 1693 che distrusse gran parte delle strutture Medievali di Mdina. Eppure le porte e le finestre ad arco in stile Normanno sopravvivono nelle grandi case cosruite nello stile Siciliano del “Chiaromonte” e nelle umili case di Mdina. Molte cappelle lungo le strade di campagna risalenti a questo periodo sono rimaste a Malta.

Fu lo stile barocco, quello destinato ad avere l’impatto più duraturo sull’arte e architettura maltese.

Malta ha vissuto un punto di svolta nella storia dell’achitettura quando i Cavalieri di San Giovanni occuparono le isole nel 1530. Per la prima volta lo stile europeo nelle costruzioni venne introdotto su vasta scala a Malta. Con l’aiuto di ingegneri e architetti italiani l’Ordine di San Giovanni ha fondato quella che è l’attuale capitale,Valletta nel 1566 e costruì l’imponente fortezza attorno al Grand Harbour.

L’architetto Francesco Laparelli fu mandato a Malta da Papa Pio V per progettare la nuova città, mentre Girolamo Cassar venne mandato in Italia per studiare architettura prima di progettare la Concattedrale di San Giovanni, la chiesa conventuale dell’Ordine, il Palazzo del Gran Maestro e gli Auberges per ospitare le diverse “lingue” (gruppi linguistici) dell’Ordine a La Valletta. Alla fine del XVII secolo, Malta godette di un secondo boom edilizio con architetti come Charles Francois de Mondion e Romano Carapecchia portati a rinnovare lo stile manierista dei primi edifici di Valletta con lo stile barocco più ricercato. Anche la metà di Mdina distrutta nel terremoto del 1693 fu ricostruita nello stile del barocco francese autocratico in quel periodo.

L’architettura nel periodo Britannico di Malta è riuscita ad adattare il classicismo inglese all’architettura calcarea di Malta, costruendo bellissimi edifici pubblici come scuole e ospedali, intere nuove città come Mtarfa, chiese come la cattedrale Anglicana di St Paul, tre cimiteri – ognuno in uno stile diverso – dal principale architetto EL Galizia e la maestosa Royal Opera House di E. M. Barry. Le case, specialmente nelle città nuove come Sliema, sono state influenzate da elementi vittoriani, con finestre a bovindo e decorazioni in stile Art Nouveau e Art Deco. Un altro importante stile adottato dall’architettura Britannica del 19 ° secolo, è il neogotico, che a Malta presenta diversi edifici, tra cui l’ex chiesa metodista di Floriana e il cimitero di Addolorata.

Oltre all’architettura formale, il fascino dei villaggi maltesi si trova nelle loro case coloniche, nelle case dei villaggi e delle città, nelle cappelle e nei mulini a vento. Il tipico casale maltese, conosciuto localmente come razzett, è solitamente costruito attorno a un cortile centrale circondato da stanze diverse; il piano terra era principalmente utilizzato per il mantenimento degli animali della fattoria, mentre la famiglia viveva in alcune stanze più la stanza għorfa o parto al piano superiore.

L’architettura di oggi a Malta ha avuto un successo misto a causa di standard e punti di vista inconsistenti. La preferenza per gli edifici bassi in pietra calcarea maltese, che conferisce agli edifici il loro tipico color miele, lascia spazio a nuovi materiali, colori e altezze. La conversione di vecchi edifici da utilizzare per scopi diversi è uno sviluppo positivo, esteso anche alle fortificazioni dei Cavalieri, come visto al Fortifications Interpretation Centre, un museo interattivo sulla costruzione della fortezza all’interno dei bastioni di Valletta.

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